Una linfa di depurazione e benessere
Nel calendario celtico la betulla verrucosa (o betulla bianca o argentata) difusa in terreni acidi e sassosi dell’Europa centro-settentrionale e dell’America settentrionale,
era un emblema della rinascita primaverile del sole dopo l’apparente morte invernale.
Già da allora il candore della corteccia simboleggiava la purificazione e ne suggeriva le proprietà diuretiche che ritroviamo soprattutto nella linfa.
La raccolta avviene generalmente agli inizi di marzo praticando un foro nella parte del tronco esposto a sud di betulle adulte.
Si utilizza pura o in diluizione alcolica alla prima decimale (Sève de bouleau 1DH).
ATTIVITÀ PRINCIPALI
Diuretica e depurativa, in particolare da colesterolo e acido urico.
IMPIEGO TERAPEUTICO
Trattamento della cellulite e del sovrappeso
CONTROINDICAZIONI
Alle dosi terapeutiche non sono segnalati efetti secondari, a meno di sensibilità al polline di betulla.
È comunque sconsigliato l’uso concomitante con anticoagulanti, in gravidanza, allattamento e sotto i 12 anni.
Attenzione all’uso contemporaneo a farmaci diuretici.
I vantaggi della betulla verrucosa
La tintura madre delle foglie e la linfa diluita presentano azioni diuretiche, azoturiche, ipocolesterolomizzanti e anticellulite.
Il macerato glicerico di semi è usato in associazione ad altri rimedi in caso di diffcoltà di concentrazione e memoria, mentre quello di gemme fresche ha un’azione antinfiammatoria e rigenerante, soprattutto del tessuto osseo.
Gli amminoacidi (glutammina, citrullina, isoleucina, valina, asparagina) concorrono allo stato di benessere dato dall’azione depurativa in virtù della loro azione tonica.
Il salicilato di metile, derivato dall’azione enzimatica sui glicosidi betuloside e monotriptoside, potrebbe essere responsabile della riduzione della componente dolorosa dei noduli.
Segnaliamo infine l’uso come antimeteorico del carbone derivato da corteccia e legno.
A cura della dott.ssa Marianna Giaccone
Fonte: Enrica Campanini, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali Bruno Brigo, L’uomo, la fitoterapia e la gemmoterapia