Attività principali: antibiotiche, antibatteriche, antivirali, antinfiammatorie, antimicotiche, antisettiche
DESCRIZIONE
La propoli è una sostanza ceroide gommosa che le api raccolgono dalle gemme e dai tagli resinosi sulla corteccia delle piante. Si tratta quindi di una sostanza di origine prettamente vegetale arricchita, dopo il raccolto, con cera, polline ed enzimi. Proprio a causa delle diverse specie vegetali di origine e ai residui casuali di polline e cera, la Propoli non ha composizione costante. Di conseguenza, anche odore e colore possono variare moltissimo. Sono presenti in concentrazione variabile minerali, vitamine, enzimi, cumarine, flavonoidi, terpeni, amminoacidi ed acidi grassi.
Il nome propolis è di origine greca (davanti alla città) e indica uno degli usi che le api fanno di questo prodotto: restringere l’apertura d’ingresso dell’alveare e difenderlo dagli agenti infettivi. Oltrechè per chiudere fessure, questa resina viene utilizzata anche per mummificare e impedire la putrefazione di eventuali intrusi. Analogamente nell’antico Egitto veniva utilizzata insieme ad altre sostanze nell’imbalsamazione.
La medicina popolare la utilizza da sempre per le azioni antinfettive, immunostimolanti e cicatrizzanti.
IMPIEGO TERAPEUTICO
Uso interno:
- profilassi e trattamento delle malattie da raffreddamento in associazione a Echinacea, Ribes nero, Rosa canina
- in associazione a Drosera e Grindelia nel trattamento della tosse
Uso esterno: in sinergia con Aloe e Calendula in caso di ferite, piaghe, ustioni, dermatiti infette e affezioni del cavo orale.
Molte azioni benefiche della propoli sono dovute alla presenza dei flavonoidi. Le proprietà immunostimolanti, antibatteriche, antivirali e fungicide si possono ricondurre alla stimolazione di varie componenti sia della immunità innata sia di quella adattativa. L’azione antinfiammatoria a sua volta sembra essere dovuta alla sua capacità di interferire con i mediatori chimici dell’infiammazione, prostaglandine, leucotrieni ed istamina.
CONTROINDICAZIONI
Non usare in caso di allergia nota al veleno degli imenotteri e loro prodotti.
A cura del dottor Andrea Bassignana